IL TRIAL è una specialità agonistico-amatoriale, che consente a chi si avvicina a questo sport motoristico, di avere sempre il contatto con la natura, nel suo massimo rispetto. La disciplina nasce in Inghilterra nei primi anni del secolo scorso e fino agli anni ‘60 le moto utilizzate erano prevalentemente inglesi con motori a quattro tempi di grossa cilindrata. Con l’inizio degli anni ‘60 si ha la prima vera rivoluzione per il trial: l’arrivo delle case spagnole con moto a due tempi di piccola cilindrata. Il trial si è, poi, diffuso rapidamente in Europa, appassionando negli anni sempre più piloti, a partire da 7 anni di età.
Il Trial si pratica in fuoristrada, superando ostacoli di ogni genere. La moto da trial è utilizzata alla stregua di un attrezzo ginnico ai fini del superamento di ostacoli di varia natura, rappresentando per il pilota una sfida con sé stesso per riuscire a compiere gesti atletici in apparenza impossibili.
Il trial può essere praticato in ogni percorso fuoristrada che offra degli ostacoli naturali. Non è necessario avere a disposizione grandi spazi per praticarlo o un circuito; uno stesso ostacolo può essere affrontato in molti modi diversi e presentare ogni volta difficoltà differenti. La moto da trial, proprio per le sue caratteristiche di silenziosità, permette di vivere la natura senza disturbarla e soprattutto senza recarle alcun danno.
Il trial non è uno sport pericoloso poiché nel trial la velocità non è discriminante per la vittoria o meno della competizione.
A quale età si può iniziare?
Si può iniziare a sette anni con delle moto di piccola cilindrata, anche monomarcia, denominate “Minitrial”. In concomitanza di manifestazioni nazionali, quali in Trofeo Sud, la federazione dà possibilità di provare queste piccole moto su un tracciato adeguato ai giovanissimi piloti.
Come si svolgono le competizioni di TRIAL?
Le competizioni di trial sono basate su prove di abilità che consistono nell’attraversare dei tratti, definiti “zone controllate”, contrassegnate da frecce di diversi colori in relazione al diverso grado di difficoltà. Il pilota deve attraversa la zona senza posare i piedi a terra. Le zone sono numerate in ordine progressivo e collegate tra loro da un trasferimento. Una gara di trial dura solitamente dalle 5 alle 6 ore e si svolge su tre giri di trasferimento con inserite in ogni giro da 8 a 10 zone controllate. Alla fine della gara viene redatta una classifica in base alle penalità totalizzate dai concorrenti: vince il concorrente che ha sommato meno penalità.
Dedicato ai genitori
Il trialista imparerà molto presto a coordinare la sua azione, a controllare al meglio i suoi movimenti, a essere insomma più razionale possibile, se vorrà superare indenne l’ostacolo: un esercizio di grande importanza, per un ragazzo il cui carattere è in via di formazione. La Federazione Motociclistica Italiana dà a vostro figlio la possibilità di provare. Accompagnatelo alle giornate di promozione organizzate di volta in volta su tutto il territorio nazionale.
Uno staff di esperti lo aiuterà a conoscere il trial, utilizzando delle moto adatte alla sua età.
(da invito al TRIAL – COMITATO TRIAL NAZIONALE – F.M.I.)